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Come e perchè aprire un Centro Pilates

La creazione di corsi di Pilates a corpo libero ha, abitualmente, più di un vantaggio.
Primo, lo scopo diretto, di offrire un metodo nuovo, divertente, di “moda” e di soddisfare così la curiosità del cliente senza necessità di investimenti.

Dopo questa fase si assiste ad un duplice fenomeno:
il cliente sente i primi benefici del metodo, si fidelizza e spesso chiede di poter accedere a corsi personalizzati per incrementare i risultati e contemporaneamente il manager del centro che, non conoscendo il metodo Pilates era alquanto scettico sui risultati economici dell’esperimento, si convince e non solo incrementa tali corsi, ma trova anche spazio per creare un programma Pilates in personal training con attrezzi.

Questa evoluzione segue il trend generale del mondo del fitness moderno che si sta convincendo sempre più della validità dei programmi di personal training.
L’obiettivo del cliente di livello medio-alto, come è senz’altro il cliente Pilates, è sì quello ricreativo e di socializzazione, ma sicuramente anche, da cliente esigente, quello di un trattamento personalizzato che porti a dei risultati di benessere ed estetici tangibili.
Abbiamo visto molti manager soddisfatti del successo commerciale di tali iniziative e contenti di aver trovato un altro modo per soddisfare una clientela interessante ed esigente.

Negli stadi iniziali di trattamento, in FKT, verranno usati più frequentemente i piccoli attrezzi, nel corpo libero, o la Cadillac.
Questo perché nelle fasi iniziali post-traumatiche, o pre/post-operatorie, il range di escursione articolare è abitualmente minimo ed il carico di lavoro deve essere modulato con estrema attenzione.
Esercizi con importanti componenti isometriche verranno scelti rispetto ad esercizi in cui prevale la dinamica.
Poi, con i progressi ed il sollievo dal dolore, un attrezzo come il Reformer, specialmente per gli arti inferiori, permette un recupero funzionale molto rapido ed efficace.
Come sempre, in campo professionale, sta poi alla preparazione del singolo terapeuta trovare la soluzione più adatta ad ogni specifico problema.

All’interno del Centro, è essenziale una ubicazione dello spazio dedicato alla Pilates in una zona dove il relax fisico e mentale sia realmente possibile.
Per incrementare l’ambientamento positivo del cliente, l’illuminazione ambiente deve essere curata, disponendola in modo da essere calda, diffusa e mai diretta.
Ricorda che il Cliente è spesso sdraiato con gli occhi rivolti al soffitto.
Inoltre è da evitare l’impatto acustico, ad alto volume, delle altre attività presenti nel Centro.
Un sottofondo musicale rilassante contribuisce molto al raggiungimento del relax psico-fisico che vogliamo ottenere.

Non esiste una configurazione “standard” di uno Studio Pilates anche se alcuni attrezzi come il Reformer, la Cadillac e la serie delle Barrel sono considerati, da tutti, indispensabili.
Anche il campo di applicazione non è appannaggio specifico: sia nel fitness che in riabilitazione sono utilizzabili tutti gli attrezzi, a discrezione del Trainer o del Riabilitatore.

Generalmente la configurazione media di uno Studio che possa soddisfare 7-8 clienti/ora nell’ambito di un programma di personal training, cosa che la Pilates è nella sua essenza, prevede due Reformers, una Cadillac, una Large Barrel, una o più Step Barrel, e un numero da 5 a 10 Magic Circle, Emicilindri di varie dimensioni, palle di gomma ecc.
Da questo nucleo di partenza si può poi evolvere in base alle esigenze specifiche, in base al tipo di clientela e di attività del Centro con una configurazione più mirata.
Una consulenza specifica in tal senso verrà data dall'Azienda a cui ci si rivolge o dal Trainer responsabile.

Universal Reformer

È il nome originale dato da J.H. Pilates al suo attrezzo principale.

Il Reformer è composto da un carrello mobile che scorre all’interno di una struttura portante.
Il carrello è ancorato con delle molle che, variabili per numero e tensione, ne condizionano la forza elastica di ritorno alla posizione di partenza.
Il carrello presenta appoggi per le varie parti anatomiche e una barra poggia-piedi completa tale configurazione.

Gli esercizi sul Reformer sono prevalentemente dinamici, con un ampio range di escursione articolare.
Permette di lavorare sia con gli arti superiori che inferiori, sempre coinvolgendo il rachide.
Meravigliosi gli esercizi di stretching dinamico.

Cadillac

La Cadillac, altro nome originale, è un attrezzo derivato dai vecchi lettini fisioterapici usati negli ospedali nel secolo scorso.
È un lettino fisso sormontato da una struttura metallica che permette l’ancoraggio di vari accessori.
Èconsiderato uno degli attrezzi fondamentali.

Barrel

Usata in esercizi generalmente più statici, isometrici, è molto utile in fisioterapia, specialmente nelle fasi iniziali di trattamento.
Large Barrel, Step Barrel, Small Barrel, Swing Barrel e Cuscini emicilindrici: sono attrezzi simili nei principi.
Si differenziano per le dimensioni ma hanno tutti delle caratteristiche simili: una parte emicilindrica, “Barrel” appunto, su cui eseguire gli esercizi, variando appoggi ed accessori.
Molto validi i programmi di stretching su questi attrezzi.

Chair

La Chair, progenitore degli attrezzi da home-fitness, offre una sorprendente varietà di applicazioni potendo far lavorare ogni singola parte del corpo e, come sempre, in una armoniosa coordinazione tra loro.

Attrezzi minori

Altri attrezzi minori, per dimensioni ma non per importanza, sono il Magic Circle, I Twisters, le palle posturali, gli elastici ed altri.
Ognuno di questi può essere utilizzato da solo, con uno specifico programma, o come complemento negli esercizi sugli attrezzi maggiori.
Ci vorrebbero pagine e pagine per spiegare le infinite opportunità di impiego e, per questo, rimando ai corposi volumi dedicati agli allievi dei corsi di certificazione.

In ogni caso deve essere lasciato spazio per il corpo libero.
Il corpo libero “Mat Work” è una parte molto importante del metodo Pilates… ma ricordiamoci che è solo una parte.
I gruppi basati sulla questa tecnica sono sicuramente accattivanti, divertenti ed efficaci.

Sono una ventata di novità nella scena del fitness e sono frequentatissimi ovunque.

Sono molto importanti per divulgare la conoscenza del metodo pilates ed invogliare i clienti ad approfondire la pratica con gli attrezzi in modo di godere a pieno dei benefici che il Pilates, nella accezione “completa”, può dare.

Lo spazio necessario è solitamente non molto ampio.
Parliamo di sola “sala macchine”, escludendo i locali reception, servizi, spogliatoi ecc. che possono essere dedicati o condivisi con le altre attività presenti o meno nel centro.
Solitamente possono bastare circa 50-60 m2.
Questo spazio lo divideremo tra macchine e spazio aperto per il corpo libero.

Prima di tutto bisogna analizzare la propria situazione e risondere alle seguenti domande:

    Quanto spazio ho a disposizione?
    Qual è lo scopo principale della Pilates nel mio Centro? Fitness, preparazione atletica o riabilitazione?
    Quante sono le persone che devo trattare nel corso di una giornata?
    È la sola tecnica che ho a disposizione nel mio Centro o sono vari i tipi di ginnastica, posturale o meno, che offro alla clientela?
    Credo nel metodo Pilates tanto da dedicargli uno spazio fisso o lo interpreto solo come una delle tante mode passeggere?
    Ovvero: nella mia sala voglio fare un po’ di tutto e gli attrezzi sempre in mezzo disturbano?
    Voglio offrire una Pilates completa con trainer certificati e attrezzi professionali o invece solo il corpo libero per “ricreare” i miei clienti con dei gruppi divertenti e non noiosi?

Sono sempre più numerose le persone che, per motivi diversi, decidono di cimentarsi in una disciplina completa e coinvolgente come il metodo pilates.
Gli studi specializzati e i club che la inseriscono nel proprio palinsesto – dotandosi degli attrezzi e formando adeguatamente i propri istruttori – continuano ad aumentare anche in Italia.