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Metodo Pilates

Metodo Pilates (7)

Lunedì, 25 Ottobre 2010 10:28

RISPeT

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E’ ora di cambiare…

Il mondo del Pilates ha subito in questi ultimi anni una evoluzione rapidissima.

Evoluzione determinata dal valore del metodo ma anche da forti interessi commerciali che hanno tentato di cavalcare l’onda del successo.
Se questo ha contribuito in modo determinante alla diffusione del Pilates nel mondo ha anche, purtroppo, determinato un proliferare di iniziative che hanno avuto come unico risultato quello di abbassare il livello di qualità.

Martedì, 12 Ottobre 2010 01:02

Ricambi

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Il Servizio di Assistenza ha a disposizione tutti i pezzi di ricambio dei nostri attrezzi, di qualsiasi anno di produzione sin dal primo modello costruito.

La nostra politica di assistenza mira a rendere il Cliente Pilatech autonomo nella gestione degli attrezzi anche nelle procedure di sostituzione di alcune parti, ad esempio quelle soggette ad usura, come le sellerie.

In questo modo Pilatech viene incontro alle necessità del Cliente che, sapendo comunque di avere a disposizione un servizio di Assistenza che può aiutarlo a risolvere qualsiasi problema in tempi rapidi, è messo nelle condizioni di risparmiare tempo e denaro.

Per questo i pezzi di ricambio possono essere spediti, per un'autonoma e facile gestione da parte del Cliente, oppure montati o sostituiti dai nostri tecnici, o presso lo Studio del Cliente o presso i nostri laboratori.

Martedì, 12 Ottobre 2010 00:21

Chi lo può praticare?

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Un corpo elastico, tonico e allineato in una postura corretta, è più sano ed anche più bello.

Uno dei motivi che fanno eccellere il metodo Pilates, tra le discipline posturali, è la grande varietà di esercizi, che possono essere eseguiti a corpo libero "Mat Work" oppure con specifici attrezzi.

Il Teacher può scegliere l’attrezzo più adatto su cui eseguire ogni esercizio e ciò gli permette di personalizzare, fin nei particolari, il protocollo più adatto al singolo individuo.

Inoltre l’intensità può essere graduata a seconda delle diverse esigenze: può essere dolce ma anche molto intensa.

Ciò rende il metodo Pilates applicabile virtualmente a chiunque.

 

Martedì, 12 Ottobre 2010 00:18

Campi di applicazione

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Il campo del fitness è quello più classico.

Pilates non è una ginnastica aerobica, non fa aumentare il ritmo cardiaco nè il metabolismo e, perciò, non fa bruciare grassi.

E’ una ginnastica posturale, una metodica propedeutica e complementare ad altre attività, sportive o terapeutiche, che completano nei vari aspetti l’attività fisica ideale.

Negli ultimi anni ha finalmente attirato l’attenzione del mondo medico e fisioterapico ottenendo risultati di rilievo, anche confrontato con altre metodiche di corrente uso.
E' comunque di antica tradizione il suo uso nella riabilitazione ortopedica ma sempre più viene utilizzato anche nella riabilitazione neurologica.

Con lo stesso razionale è praticato in tutto il mondo anche come ginnastica preventiva.

Le nuove frontiere attualmente più promettenti sono quelle della preparazione atletica: ecco perché oltre al fitness il Pilates è sempre più adottato da preparatori atletici nelle più svariate discipline sportive.

Martedì, 12 Ottobre 2010 00:15

I principi del Pilates

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Il metodo Pilates ha in sé principi di stretching, di tonificazione muscolare, concentrazione mentale ed equilibrio fisico.

Lo possiamo intendere come un trait d’union tra gli antichi principi che troviamo nelle discipline orientali (equilibrio, baricentro, concentrazione, controllo del respiro e dei movimenti) e moderni principi di allenamento muscolare (stretching, postura, lavoro per catene cinetiche).

Pilates aveva scelto questi come principi base:

  • Concentrazione
  • Controllo
  • Baricentro
  • Fluidità dei movimenti
  • Precisione
  • Respirazione

Il metodo Pilates negli anni ha subito un’evoluzione molto interessante, che lo ha portato sempre più vicino ai moderni concetti posturali. I principi base del Pilates sono stati tradotti tenendo presenti varie tematiche biomeccaniche e queste vengono applicate, se conosciute a dovere, nella pratica di ogni esercizio.

I punti fondamentali riguardano la posizione, nella statica e in dinamica, della colonna vertebrale, dei cingoli pelvico e scapolare e dei rapporti tra loro.

A questo si aggiunge l’influenza funzionale che deriva dalla respirazione e dall’”atteggiamento” della gabbia toracica.

Principi della respirazione: il respiro, azione di vitale importanza da cui dipende ogni aspetto della nostra vita e che da questa è influenzato, interagisce con l’azione muscolare della parete addominale.
Se queste azioni non sono ben integrate possono entrare in contrasto e diminuire l’efficienza del nostro muoversi nello spazio.

E’ un'attività a cui normalmente non prestiamo molta attenzione e facciamo in modo naturale.

Generalmente la nostra respirazione è poco profonda e coinvolge o solo la parte superiore della cassa toracica, con possibili conseguenti tensioni nella regione del collo e delle spalle, oppure solo addominale, con il conseguente, e necessario, rilassamento dei muscoli addominali.

La respirazione nel Pilates invece, che come avete capito ne è una componente fondamentale, è idealmente di tipo “intermedio” e “laterale”.
Il ruolo fondamentale è quello del diaframma.
La conoscenza e il controllo della dinamica del diaframma cambia drasticamente l’efficacia e l’efficienza della respirazione.

I vari esercizi insegnano a respirare nel modo corretto, distribuendo l’aria inspirata in tutti i territori polmonari, anche durante lo sforzo muscolare, mantenendo l’efficienza del respiro, da cui dipende l’ossigenazione dei tessuti, senza che il movimento stesso ne sia intralciato da una eccessiva contrazione della muscolatura inspiratoria accessoria o di quella addominale.

E’ facile vedere l’impaccio funzionale e la rigidità di tutto il corpo che deriva da un’apnea inspiratoria durante uno sforzo intenso.

Questo tipo di respirazione previene il blocco funzionale del rachide cervicale e del cingolo scapolare ed inoltre permette la permanenza di un buon tono basale e una buona contrazione della muscolatura addominale.
Questa, che Pilates chiamava “The Power House” ovvero la casa della forza, ci richiama ai principi di tante discipline orientali che basano l’efficacia di ogni movimento sulla stabilità dell’addome e del cingolo pelvico, dove viene localizzato idealmente il nostro baricentro.
Di conseguenza si evita un sovraccarico della muscolatura posteriore, della colonna, che ne risulta protetta.

Da secoli, praticare tecniche di respirazione ha aiutato a diminuire lo stress, migliorare la capacità aerobica e ad entrare in una migliore sintonia con la mente e con lo spirito.

Il bacino, in stazione eretta e durante l’esecuzione degli esercizi, dovrebbe mantenere la posizione il più conforme a quella fisiologica, e lo stesso principio vale ovviamente anche per la colonna vertebrale.
La presenza di una curvatura a livello lombare, “lordosi” è assolutamente normale.
La patologia è uno scostamento da questa posizione sia in anteroversione, che accentua la lordosi, sia in retroversione.

La posizione ideale, dal punto di vista posturale, è quella del ”neutro”: la parola stessa ci fa immediatamente capire l’assenza di preponderanza di un certo gruppo muscolare sugli altri, e l’equilibrio tra le masse muscolari e la giusta premessa per un movimento fluido e senza inutile dispendio energetico.
I vari esercizi tendono ad allenare la muscolatura dei vari strati della parete addominale, la muscolatura del bacino in equilibrio con quella posteriore e paravertebrale.

Il risultato è l’aumento di elasticità e di forza dell’intero sistema, una prevenzione di anomalie posturali e perciò della sintomatologia lombalgia e delle discopatie lombari.

E’ vero che in particolari pazienti o nelle prime fasi di apprendimento della tecnica si possa far prevalere una leggera retroversione (imprint) ma solamente per far “capire” al nostro corpo quali possono essere le variazioni di posizione del bacino ed abituarsi a sentire il neutro.

Altro punto fondamentale è il controllo del movimento del cingolo scapolare, della sua mobilizzazione e stabilizzazione. Qualora ciò non venisse fatto la conseguenza più frequente è il sovraccarico del trapezio, del romboide e degli altri muscoli cervicali.

Le scapole vanno posizionate verso il basso e verso la colonna vertebrale come a formare una V, come tramite un movimento di extra-rotazione del braccio.
La sensazione di questa posizione deve essere mantenuta anche durante gli esercizi di mobilizzazione scapolare.

A tutto ciò aggiungiamo un allungamento cranio-sacrale, con riallineamento vertebrale pur nel rispetto delle fisiologiche curvature.
La sensazione che si impara a percepire durante gli esercizi, tramite quel filo ideale che genera una trazione all’apice del cranio e tende ad allungare tutta la colonna, è una leggerezza entusiasmante. E questo durante qualunque movimento.

Ecco perché Pilates ci fa stare bene, ci fa percepire il nostro corpo in modo differente, più leggero, meno contratto e ci protegge aiutando a prevenire la più frequente patologia del secolo: il “mal di schiena”.

E’ superfluo, a questo punto, ribadire che il Pilates deve essere lasciato in mani esperte: solo così, conoscendolo nei particolari e praticandolo con tutti gli attrezzi che Pilates stesso ha ideato, è possibile ottenere tutti i benefici che, a buon titolo, può promettere.

Lunedì, 11 Ottobre 2010 23:50

Pilates, perché funziona...

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Il metodo inventato da J.H. Pilates è un punto di fusione tra i principi-guida di discipline orientali (armonia e lentezza nell’esecuzione dei movimenti) e le moderne evoluzioni scientifiche del mondo occidentale nella rieducazione corporea e forma fisica, ginnastica propriocettiva e posturale.

E’ una ginnastica olistica il cui scopo è quello di far lavorare, in ogni esercizio, l’insieme di mente e corpo, insegna a muoversi in armonia ed equilibrio, con il risultato di ottimizzare la spesa energetica.

Il metodo Pilates permette una vera e propria riprogrammazione neuro-muscolare tramite un approccio propriocettivo. In altre parole consente al corpo di “sentirsi” nello spazio e nel movimento, generando nuovi equilibri tra regioni muscolari, che hanno tra loro un lavoro sinergico o antagonista, in modo da ottenere, sia nella statica che nella dinamica, un movimento più armonico, fluido, efficace e con il minimo dispendio energetico.

Questa “magia” si acquista progressivamente, nel giro di qualche decina di sedute, e la si percepisce con una sensazione di benessere, di sollievo da tensioni muscolari dolorosedolorose, associato ad un piacere mentale di relax. Questa strana sensazione fisica e mentale cattura piacevolmente con un benessere dovuto al piacere del “muscolo che ha lavorato” e contemporaneamente alla sensazione di leggerezza e allungamento.

Il corpo impara un nuovo modo di atteggiarsi, di muoversi, di spostarsi nello spazio senza generare alcun ipertono muscolare abnorme, senza sovraccarichi articolari, ovvero senza creare quei fattori che successivamente sono responsabili di quei sintomi tanto comuni, dolore e tensione muscolare, da essere considerati quasi normali ed “inevitabili”.

Il lavoro muscolare avviene per catene cinetiche e per regioni muscolari: in questo modo, nei vari esercizi, viene coinvolto tutto il corpo con prevalenza della muscolatura profonda, posturale, del rachide.

Il metodo Pilates si applica oggi in diversi campi: dalla riabilitazione fisioterapica al fitness, e più recentemente, anche il mondo più evoluto dello sport ha inserito i suoi principi nei programmi preparazione atletica.

Lunedì, 11 Ottobre 2010 01:39

Nelle mani dei professionisti

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La cosa più importante non é ciò che stai facendo, ma come lo fai.” Joseph H. Pilates

La figura del Teacher certificato presso una Scuola seria e riconosciuta, è fondamentale.

La sua preparazione tecnica, la conoscenza di tutto il metodo, attrezzi compresi, e la sua capacità di adattare e “tagliare su misura” un protocollo di allenamento è la premessa indispensabile per ottenere dei buoni risultati.

E’ assolutamente pericoloso praticare qualsiasi ginnastica posturale senza un’analisi attenta delle condizioni generali e dei difetti posturali che eventualmente siano da correggere perché, eseguendo esercizi controindicati, la situazione potrebbe peggiorare e con questa i sintomi dolorosi associati.

Garanzie e Certificazioni

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